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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Pregasso l'eremo di San Pietro e le stazioni della Via Crucis

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Premessa chi decide di andare, scelga accuratamente una giornata serena e limpida, la parte più interessante, è lo spettacolare paesaggio che si può ammirare una volta arrivati Cenni storici sull'eremo È documentata una prima costruzione nel 1238, ampliata poi nel XV secolo. L’edificio svolse funzione di parrocchiale fino XVI secolo La facciata è ‘a capanna’ su colonne in pietra di Sarnico saldate su alti plinti. Il portale d’ingresso è coronato da una lunetta. L’interno è a navata unica,  Il soffitto mostra le travi  in legno a vista.  La chiesa è stata restaurata XX secolo  Superstite dai vari restauri, adattamenti e cambiamenti liturgici è il pulpito settecentesco al centro della parete di destra. Come arrivare e tragitto  Da Marasino,  frazione di Sale Marasino si arriva a Dosso e poi nell'ordine  Distone,  Massenzano,  Vesto, e  Pregasso. circa 4km Sul sentiero si trovano in tema con il periodo, le stazioni della Via Crucis Una volta arrivati

Brescia Le calchere di ponte Crotte

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Premessa Ho sempre visto questi "cosi" non saprei come definirli, abitavo a poche centinaia di metri di distanza, mi avevano detto che ci facevano l'olio e a dire il vero non mi è mai interessato molto, come tante, troppe cose, prendono valore con il passare del tempo. Storia Sgomberando subito il campo da ogni equivoco, si tratta di tre fornaci che servivano per la produzione di calce viva, sono tre forni verticali, costruiti nella seconda metà dell'ottocento, la localizzazione del sito non è casuale, erano infatti alimentate con pietre calcaree che venivano estratte dal vicino fiume Mella I primi possessori delle fornaci furono i Giacoletti; seguirono i Crescini ed i Rovetta. Il sito ha continuato la produzione di calce fino al 1950 soprattutto per l’esigenza di ricostruzione postbellica.  le Crotte sono dunque delle fornaci, da qui il nome al ponte secolare che attraversa il fiume Mella nelle vicinanze, sono a forma conica con un comignolo posto n

Brescia il liceo Arnaldo

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PALAZZO BALUCANTI SEDE DEL LICEO ARNALDO Aneddoti Tra queste mura, la notte tra il 16 e il 17 febbraio del 1817, si consumò un feroce omicidio: il conte Giovanni Balucanti, 56 anni, celibe, fu assassinato a coltellate da un vecchio cocchiere di famiglia, Domenico Zilli. Una lapide posta sulla facciata  ricorda un importante evento storico che provocò la fine del dominio della Serenissima sulla città e l’istituzione della Repubblica Bresciana: fra il 17 e il 18 marzo 1797 trentanove capi rivoluzionari bresciani si riunirono qui per organizzare il moto che il giorno seguente avrebbe rovesciato il governo della città. Storia del Palazzo Il palazzo presenta una facciata volutamente grezza interrotta al centro da un elegante portale sormontato da balconcino sorretto da telamoni in marmo. L’androne immette nel cortile. Uno scalone con  balaustra, conduce al piano superiore, come decorazione, sul soffitto, un affresco della metà del Settecento raffigurante Giove che

Le Piramidi di Zone

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Origine L'origine risale a circa 150.000 anni fa nel corso dell'ultima glaciazione, la dilatazione del ghiacciaio camuno, finì per ostruire l'ingresso della valle impedendo il normale  accesso dei torrenti il cui deflusso in in altra direzione con l'accumulo dei detriti, diede origine all'altipiano di zone. Le piramidi  non son dovute ad altro che all'erosione della roccia morenica da parte dell'acqua piovana che scorreva nei ruscelli, formando canali sempre più profondi.  La costante erosione dei lati  ha modellato nel tempo delle colonne di argilla sempre più strette e alte. Sulla sommità delle colonne sono rimasti dei grossi sassi che, insieme al formarsi di uno strato costituito da materiale fine attorno, ne ha impedito il crollo dando origine allo spettacolare fenomeno delle Piramidi. La piramide più imponente presenta un'altezza di circa 30 metri, un diametro alla base di 8 metri ed è protetta alla sommità da un masso di quattro met

La Via del ferro e delle miniere in Val Trompia

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La coltivazione dei giacimenti minerari in Provincia di Brescia ha una tradizione millenaria. Le prime attività di estrazione furono intraprese già nell’età del Ferro e proseguirono poi in epoca romana. Nella zona di Pezzaze, di particolare interesse è il ritrovamento di “scorie di fusione” che documentano una diffusa lavorazione del minerale in ambito locale fin dalla preistoria. Monti ricchi di minerali di ferro, boschi rigogliosi, torrenti sfruttati per azionare le ruote dei magli, ingegno imprenditoriale, sudore e fatica di minatori: sono questi gli ingredienti che hanno determinato la storia della Val Trompia, in territorio bresciano. Lo sfruttamento intensivo della valle inizia in epoca romana, dalla seconda metà dell’Ottocento, i giacimenti divengono proprietà di società industriali che portano alla nascita delle importanti fabbriche metallurgiche e di armi del territorio bresciano. Oggi è possibile ripercorrere queste epoche e toccare con mano come il ferro nascesse

La ferrovia Rezzato Vobarno

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La ferrovia Rezzato-Vobarno, è l’unica linea ferroviaria in concessione che venne costruita utilizzando unicamente capitale privato La linea completa venne aperta il 6 dicembre 1897. Si effettuavano quattro coppie di corse al giorno composte da convogli misti viaggiatori e merci. Per garantire i servizi erano utilizzate tre locomotive a vapore. La gestione della linea passò attraverso varie gestioni e alla fine venne controllata direttamente dalla Falck di Vobarno che la utilizzò fino al 1967 quando la linea venne definitivamente soppressa Il Percorso La ferrovia partiva da un fabbricato viaggiatori ubicato poco più a nord dell'edificio della stazione di Rezzato, posta sulla ferrovia Milano-Venezia, con la quale era raccordata.  La linea proseguiva parallela alla Milano-Venezia per qualche centinaio di metri, quindi si dirigeva verso nord-est in direzione Virle Treponti.  Dopo Virle la ferrovia attraversava la Strada statale 11 Padana Superiore e quindi affianca

Brescia Santa Maria dei miracoli

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HOME Storia Gioiello di scultura rinascimen­tale, fu edificata a partire dal 1488 per onorare l'immagine miracolosa della Madonna col Bambino affrescata all'esterno di una abitazione che sorgeva in questo luogo. (dopo la peste che aveva afflitto la città tra il 1480 e il 1484, si diffuse a Brescia la notizia che un affresco votivo raffigurante una Madonna col Bambino dipinto in facciata a una casa lungo il corso del quartiere di San Nazaro oggi corso martiri della libertà, aveva poteri miracolosi. Sull'onda del fervore religioso popolare, il Comune avviò nel 1486 le trattative per l'acquisto della casa). Il protiro a quattro colonne è stato aggiunto successivamente. Tutta bianca in pietra di Botticino è finemente decorata dalle stesse maestranze che contemporaneamente lavoravano alla loggia, con motivi sacri e profani. Nelle nicchie sovrastanti le porte late­rali le due statue sono opera del Calegari. Interni Bombardata per errore nel corso della II g

Sirmione sul Garda, la signorilità

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Sirmione comune della provincia di Brescia, è una penisola, una striscia di terra che si addentra per quattro chilometri all'interno del lago di Garda dividendone in due le estremità meridionali. Il Castello Scaligero Il castello scaligero è una rocca a guardia di quello che è l'unico accesso per via terra Fu costruita dagli Scaligeri, da cui prese il nome, durante il XIII e il XIV secolo Circondato dalle acque del lago di Garda, è difeso da tre torri e dal maschio, alto quarantasette metri. Ad oriente del castello è presente la darsena fortificata per il rifugio della flotta. Le merlature della rocca sono a coda di rondine. Si tratta di uno dei più completi e meglio conservati castelli d'Italia, all'interno dell'ampio portico interno  è allestita una  mostra in cui  sono riportate le informazioni più importanti sulla rocca. Si può accedere inoltre ai camminamenti di ronda delle mura e, tramite delle rampe di scale in legno si può giungere fino in cima

Sirmione Le grotte di Catullo

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Con il termine "Grotte di Catullo" si identifica una villa romana edificata a Sirmione, in provincia di Brescia, sulla riva meridionale del Lago di Garda, è l'esempio più imponente di villa romana presente nell'Italia settentrionale Il paese di Sirmione era noto nel mondo antico per essere stata una stazione di sosta lungo l'importante via di comunicazione che univa Brescia a Verona    La Villa Romana venne edificata agli inizi del I secolo dopo Cristo, il ritrovamento di tombe, sia all'interno che all'esterno dell'edificio, risalenti al IV e al V secolo indica che in quel periodo la struttura era già stata abbandonata e trasformata in una cava di estrazione delle antiche pietre. L'uliveto L'uliveto che circonda i resti archeologici è composto da circa 1500 piante appartenenti alle varietà tradizionali coltivate sul Lago di Garda e vi sono compresi alcuni esemplari secolari. Grazie alle cure prestate negli ultim

Brescia contrada Santa Chiara

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Il teatro Santa Chiara mi riporta con la mente agli anni della gioventù, si esibiva la compagnia della Loggetta, si faceva un teatro impegnativo e noi frequentandolo ci davamo un tono culturale. Chiesa di Santa Chiara La chiesa di Santa Chiara è una ex chiesa di Brescia, oggi adibita a teatro, ha fatto parte di un complesso monasteriale, di origine medievale, dedicato a Santa Chiara All'interno della chiesa settecentesca, sono tuttora conservati affreschi distrutta nel 1856, venne ricostruita in epoca moderna e adibita a teatro. IL Convento Intorno alla chiesa è presente l'ex-convento, dedicato a Santa Chiara Nuova Nel 1487 nel convento erano presenti ottantaquattro suore, affidate alla tutela spirituale dei frati francescani osservanti di San Giuseppe. Oggi il convento è sede della facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Brescia. Nel cortile è presente un'imponente scalinata marmorea che si affaccia sul colle del Cidneo Il Teatro, ristrutt

La Franciacorta

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Le Origini La Franciacorta si trova nel cuore della Lombardia, affacciata sulle sponde del Lago d’Iseo,  comprende 19 comuni della Provincia di Brescia. Le sue dolci colline, delimitate ad ovest dal fiume Oglio e a nordest dalle ultime propaggini delle Alpi Retiche, devono le loro antichissime origini ai ghiacciai che, ritirandosi oltre 10.000 anni fa, hanno dato l'origine alla  Franciacorta.  L’origine morenica del terreno, dona a quest’area una straordinaria ricchezza minerale. La chiesa di "Adro" IL santuario Madonna delle nevi, situato nel comune di Adro, è conosciuta oltre che per il suo patrimonio storico per una locuzione bresciana. Quando si lavora senza compenso o con un compenso inadeguato noi bresciani diciamo “go' laurat per la Cesa de Ader”, (ho lavorato per la chiesa di Adro) in memoria del lavoro senza alcun compenso fatto da intere generazioni di adrensi per portare a termine la costruzione parrocchiale. Viticoltura la storia