Brescia il liceo Arnaldo


PALAZZO BALUCANTI SEDE DEL LICEO ARNALDO



Aneddoti

Tra queste mura, la notte tra il 16 e il 17 febbraio del 1817, si consumò un feroce omicidio: il conte Giovanni Balucanti, 56 anni, celibe, fu assassinato a coltellate da un vecchio cocchiere di famiglia, Domenico Zilli.

Una lapide posta sulla facciata  ricorda un importante evento storico che provocò la fine del dominio della Serenissima sulla città e l’istituzione della Repubblica Bresciana: fra il 17 e il 18 marzo 1797 trentanove capi rivoluzionari bresciani si riunirono qui per organizzare il moto che il giorno seguente avrebbe rovesciato il governo della città.

Storia del Palazzo

Il palazzo presenta una facciata volutamente grezza interrotta al centro da un elegante portale sormontato da balconcino sorretto da telamoni in marmo. L’androne immette nel cortile. Uno scalone con  balaustra, conduce al piano superiore, come decorazione, sul soffitto, un affresco della metà del Settecento raffigurante Giove che accoglie Venere nell’Olimpo.
La pianta dell’edificio, costruito dalla famiglia Provaglio nel XVII secolo, segue la consueta tipologia dei palazzi seicenteschi bresciani:
All’inizio del Settecento fu acquistato dalla famiglia Poncarali che presto si estinse. Il palazzo divenne quindi dimora dei conti Cigola che lo vendettero al nobile Giacinto Balucanti il quale, probabilmante, commissionò a Giuseppe Teosa la decorazione degli ambienti.
Quando, nel 1817 il conte Giovanni Balucanti fu assassinato in casa per rapina, il patrimonio di famiglia fu diviso fra vari discenti, fino a che nel 1925 il Comune di Brescia acquistò il Palazzo e vi trasferì la sede del Liceo Classico Arnaldo, istituito nel 1797. Le scuderie furono adattate a aule-laboratori e si perse parte della vasta adiacenza verde che rendeva questa dimora rinomata per possedere il più bel giardino privato di Brescia. 



Ritrovamenti Archeologici
Nell’area attualmente occupata dal Palazzo Balucanti, sede del Liceo, in epoca romana si svolgevano vivaci attività artigianali, soprattutto di tipo metallurgico.
Scavi occasionali, attuati per ampliare l’istituto, hanno rivelato anche la presenza di un edificio termale extramuraneo che risalirebbe alla prima età imperiale dell’antica Brixia. 
Questa zona suburbana sembra, comunque, essere stata abbandonata nel III secolo d.C.  poi adibita a necropoli. Le numerose tombe a inumazione scoperte sotto il Liceo hanno restituito corredi (alcuni dei quali piuttosto ricchi) comprendenti monete, anelli, bracciali e, reperto tra i più interessanti, una “applique” in lega d’argento.
Questi reperti conservati presso la sede del liceo, dovrebbero godere di una valorizzazione maggiore, in quanto sono pressochè sconosciuti anche alla maggior parte dei bresciani

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