Brescia Le calchere di ponte Crotte



Premessa
Ho sempre visto questi "cosi" non saprei come definirli, abitavo a poche centinaia di metri di distanza, mi avevano detto che ci facevano l'olio e a dire il vero non mi è mai interessato molto, come tante, troppe cose, prendono valore con il passare del tempo.

Storia
Sgomberando subito il campo da ogni equivoco, si tratta di tre fornaci che servivano per la produzione di calce viva, sono tre forni verticali, costruiti nella seconda metà dell'ottocento, la localizzazione del sito non è casuale, erano infatti alimentate con pietre calcaree che venivano estratte dal vicino fiume Mella

I primi possessori delle fornaci furono i Giacoletti; seguirono i Crescini ed i Rovetta. Il sito ha continuato la produzione di calce fino al 1950 soprattutto per l’esigenza di ricostruzione postbellica. 


le Crotte sono dunque delle fornaci, da qui il nome al ponte secolare che attraversa il fiume Mella nelle vicinanze, sono a forma conica con un comignolo posto nella parte superiore, e sono un'importante testimonianza della prima rivoluzione industriale

Vincolate dal Ministero dei Beni Culturali, le tre strutture in mattone sono ancora in buono stato di conservazione, mentre poco rimane delle casette laterali in legno.


Come Funzionavano

la calce era un materiale molto utilizzato nell'edilizia, oggi per lo più sostituito dal cemento, serviva a legare le sabbia e ottenere la malta "MÖLTÄ" in bresciano.

La materia prima per la produzione della calce è il calcare, una roccia sedimentaria ricca di carbonato di calcio che viene estratta da cave, anche il marmo e altre rocce possono essere usate a questo scopo.

Il materiale frantumato è introdotto in forni o fornaci dove viene riscaldato gradualmente a 900-1100 gradi centigradi per poi uscire dal fondo della fornace nell'arco di una decina di ore. In questa fase avviene una reazione chimica che porta alla liberazione di anidride carbonica e alla produzione dell'ossido di calcio o calce viva.
L'operazione di posizionamento e di riscaldamento all'interno delle fornaci, doveva essere eseguita con cura in quanto durante la"cottura" c'è il rilascio di anidride carbonica attraverso il camino superiore che comportava una diminuzione del peso delle pietre di circa il 40%, e qualora  vi fossero degli intoppi nel rilascio, la concentrazione di anidride carbonica nella fornace, poteva causare un' esplosione.


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