L'orologio di piazza Loggia
L'orologio di piazza Loggia
Aneddoto
Il mio maestro alle scuole elementari, ci raccontò che una volta terminata la costruzione dell'orologio, al costruttore dello stesso furono tolti gli occhi per evitare che potesse realizzarne un altro uguale, Il costruttore in seguito per vendicarsi, riuscì ad avvicinarsi all'orologio manomettendo il meccanismo e rendendo di fatto l'orologio inutilizzabile.
Si tratta di una leggenda che mi è stata riportata anche in seguito ma credo non abbia fondamento di verità
Funzionamento nei tempi passati
l'orologio che conta sul quadrante le 24 ore del giorno, aveva un meccanismo non certamente preciso allo scoccare dei minuti, ma forse il concetto stesso di orario all'epoca non era così esasperato come ai giorni nostri.
Di fatto per regolare il tempo, ci si affidava al priore della vicina chiesa di S. Faustino, il quale dotato di meridiana, suonava il campanello allo scoccare del mezzogiorno, il campanaro faceva suonare le campane e l'addetto all'orologio provvedeva a registrare lo stesso.
Anche in questo modo tuttavia si trattava di un'ora locale, a est della città infatti il mezzogiorno era già passato mentre a ovest doveva ancora arrivare, tutto questo è durato fino a quando in concomitanza con l'arrivo della ferrovia, l'orario è stato uniformato e in Italia coincide con il passaggio sulla cima dell'Etna.
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