Piazza della loggia
Il palazzo della Loggia non è l'unica caratteristica di questa piazza, vi sono sicuramente altre cose che si possono ammirare....
Il Monte di Pietà
Il lato sud della piazza è occupato dagli edifici del Monte di Pietà vecchio (1484-1489) edificato su disegno di Filippo de’ Grassi, che deriva il nome dall'istituzione che vi prese luogo dal 1490, e del Monte di Pietà nuovo (1596-1600) su disegno di Pier Maria Bagnadore..
Il primo presenta al centro un'elegante loggetta venezianeggiante, con sette arcatelle su colonnette, un parapetto adorno di stemmi e, superiormente, una serie di pannelli a girali, al centro dei quali è l'altorilievo della Giustizia. Paraste giganti incorniciano la loggetta e il portico sottostante.
Monumento alla Bella Italia
Il monumento alla Bella Italia o Bell'Italia, sul lato a nord est della piazza è ufficialmente monumento ai caduti delle Dieci giornate di Brescia è un monumento in marmo e dedicato ai caduti delle Dieci giornate di Brescia, fu donato alla città da Vittorio Emanuele II.
L'orologio e i "Mac de le ure" (matti delle ore)
II lato est di piazza della Loggia presenta un edificio con porticato. L'edificio, eretto in corrispondenza del perimetro difensivo della viscontea “Cittadella Nuova” (1363), venne progettato da Lodovico Beretta e realizzato da Pier Maria Bagnadore nel 1595; incorpora la Torretta dell'orologio (1540-1550), con orologio meccanico opera di Paolo Gennari da Rezzato e decorazione del quadrante astronomico a mano di vari artefici. Due automi, chiamati popolarmente "i macc de le ure" o "Tone e Batista", scandiscono le ore battendo alternativamente un martello sulla campana del 1581.
La strage del 1974
piazza della loggia è conosciuta anche per la strage che causò la morte di otto persone ed il ferimento di altre 102 a causa dello di un ordigno nascosto in un cestino porta rifiuti, durante una manifestazione sindacale il 28 maggio 1974.
Una lapide è stata posta in memoria delle vittime proprio sotto l'orologio della piazza.
Ricordo bene quel giorno, ero nel negozio di mio padre situato a non più di 200 metri di distanza, il rumore dell'esplosione, un rumore rotondo, non secco come un fulmine, mio padre che capì immediatamente cosa era successo, io giovane incredulo, pochi istanti e le urla della gente che fuggiva e poi in mezzo alle urla devastanti l'arrivo delle ambulanze in serie per soccorrere i feriti, qualcosa che non scorderò mai piu.
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